Kate Bush ed i Beatles sono tornati: un colpo al cuore

di Piero Giuseppe Goletto

Due eventi di non poco conto interessano il mondo del rock. Il primo è l’uscita del disco Now and Then dei Beatles. Già, perché grazie alla tecnologia i Fab Four sono tornati con l’ultimo brano della loro lunga storia. Inedito registrato alla fine degli anni 70 da John Lennon era stato donato da Yoko Ono dopo la morte di Lennon a Paul McCartney.

A differenza di altri brani, Now and Then non consentiva di separare la voce di John Lennon dal pianoforte. Dopo la morte di George Harrison sembrò tutto finito, ma con la realizzazione della docuserie The Beatles: get back venne sperimentata la tecnologia per separare voce e piano.

La voce di John Lennon, ucciso nel 1980, arriva fino a noi, e dona molto più che brividi. Sulla traccia Paul e Ringo hanno inserito le chitarre registrate nel 1995 da George, la parte di batteria di Ringo e il basso, la chitarra e il piano di Paul, che ha anche cantato all’unisono con John. A questo sono stati inseriti un arrangiamento d’archi e citazioni di “Here, there and Everywere”, “Eleanor Rigby” e “Because”.

Il brano è corredato da un documentario di 12 minuti, e un videoclip che, per chi come chi scrive ha amato i Beatles è qualcosa di più di un colpo al cuore.

Dal canto suo Kate Bush viene inserita nella notte tra il 3 e il 4 novembre nella Rock and Roll Hall Of Fame, un museo che onora i più importanti e influenti artisti, produttori, ingegneri del suono e personalità che hanno influenzato la storia che concerne il rock and roll e ne rappresenta di fatto l’albo d’onore.

In esso vi sono nomi come Elvis Presley, Little Richard, Buddy Holly, Ray Charles, James Brown, Marvin Gaye, i Beatles, i Rolling Stones, Le Supremes, Stevie Wonder, i Doors, Elton John, Led Zeppelin, Pink Floyd, Bee Gees, Eagles, Queen, Fleetwood Mac, Earth Wind and Fire, Police, Prince, Blondie, Miles Davis, Madonna, Abba, Genesis, Peter Gabriel, Chicago, Deep Purple, Dire Straits, Whitney Houston, e tanti altri.

Era tempo che Kate Bush, fosse inserita tra i nomi di questo albo d’onore. Kate Bush è una cantautrice, produttrice, arrangiatrice, polistrumentista  (pianoforte, Fairlight, violino, basso, chitarra, drum-machine), ballerina, coreografa, regista, mimo allieva di Lindsay Kemp.

Il suo stile ha influenzato generazioni di cantanti, citiamo che ha influenzato intere generazioni di cantanti, citiamo Tori Amos su tutte.   

Kate ha esordito scoperta da David Gilmour (Pink Floyd) con “Whutering Heights” (Cime tempestose: sì, è ispirato al romanzo della Bronte), ma nello stesso album c’è una perla incredibilmente bella come The man with a Child in his eyes scritta da Kate a 13 anni. E se scrivi un brano del genere a 13 anni o sei un genio o sei un genio, così come se scrivi pezzi quali Babooshka, Cloudbusting, Army Dreamers o This Woman’s Works . Ma i brani di valore scritti da Kate Bush sono tantissimi e tra questi annoveriamo anche una originalissima versione reggae di Rocket Man di Elton John. Tutto ciò si trova in album raffinatissimi come The Dreaming, Hounds of Love, The Sensual World, The Red Shoes e più recentemente Aerial.

Nei suoi video Kate Bush combina musica, danza, mimo, teatro.

L’anno scorso grazie all’inserimento di Running up that Hill (a deal with God) nella colonna sonora della serie Stranger Things Kate Bush ha superato con un singolo brano il miliardo di ascolti con Spotify.