Franco Battiato: il rivoluzionario dell'anima

di Alessandro Claudio Giordano

Franco Battiato ci ha lasciato qualche giorno fa. Era un'anima sensibile, un poeta rivoluzionario e un compositore unico.Da tempo soffriva di una grave malattia che, tra l'altro, lo aveva costretto all’inattività.

La carriera di Franco Battiato era iniziata alcuni decenni prima a Milano, al "Club 64", club riconosciuto per aver accolto personaggi del calibro di Enzo Jannacci, Renato Pozzetto, Lino Toffolo e Bruno Lauzi.

Battiato cantava e suonava la chitarra, aprendo le serate con canti siciliani e musiche che ricordano lo stile barocco. Il vero inizio della sua carriera musicale è arrivato grazie a Giorgio Gaber, che ha contribuito al suo lancio nel mondo della composizione italiana, probabilmente nel momento della sua massima saturazione.

 

La  "canzone di protesta" molto in voga all'epoca era satura, ma Battiato riuscì a crearsi un nome, esordendo nel mondo televisivo, debuttando nel programma "Diamoci del tu". Regia di Giorgio Gaber con Caterina Caselli.

Alla fine degli anni '70 decise di abbandonare la canzone e di dedicarsi totalmente alla sperimentazione, iniziando a fare uso di suoni elettronici. Battiato ha prodotto molti posti di lavoro producendo in modo frenetico e sregolato. Nel periodo tra il '72 e il '75 l'etichetta era Bla Bla, uscirono cinque LP, il primo dei quali sarà "Fetus", che ha già fatto scandalo da quando la copertina è stata censurata (in copertina c'era un feto ) con contimazioni di Aldous Huxley, Paramahansa Togananda e Johann Sebastian Bach. Segue "Pollution" (primo record ad entrare in classifica), lo stesso anno, in cui continua l'influenza di Huxley, e che sarà il suo primo lavoro ad entrare nelle classifiche degli album più venduti, raggiungendo il cinquantanovesimo posto. D'altra parte, "Sulle corde di Aries" sarà l'opera di maggior successo della sua prima fase: mescola ripetizione, minimalismo, musica acustica in stile orientale e suoni elettronici, e inizia a mescolare strumenti sonori classici con un sapore rock.

 La chiusura di Bla Bla, la sua prima etichetta discografica, porta Battiato a entrare in Dischi Ricordi. Qui ha collaborato con Giorgio Gaber per "Cría de Pollos" e poi ha aperto un nuovo sodalizio musicale con Giusto Pio, realizzando opere che lo porteranno ai vertici delle classifiche musicali: "L'era del cinghiale bianco" e "Patriotas" che riflette le contaminazioni artistiche e culturali per passare successivamente a "La voce del maestro", frutto della scoperta dello scrittore Gurdjieff. Questa è probabilmente l'opera più amata da Battiato in quanto contiene i suoi successi più acclamati e famosi, "Bandiera Bianca", "Gli uccelli", "Cuccurucucù" e "Centro di gravità permanente".

 Battiato  raggiunse con le sue canzoni la vetta delle classifiche italiane, rimanendovi per quasi sette mesi, lasciando il posto solo al suo ultimo lavoro, "L'arca di Noè". Si tratta del primo album italiano a superare il milione di copie vendute, ricevendo importanti riconoscimenti come la "Gondola d'oro" e si colloca da Rolling Stone al secondo posto nella classifica dei 100 album italiani più belli di tutti i tempi. di "Bollicine". segnato da Vasco Rossi.

In questo periodo  Battiato seppe costruire il successo a livello nazionale e internazionale e in cui si moltiplicarono le collaborazioni artistiche: una delle più importanti sarà quella di Alice, che sarà influenzata da Battiato a tal punto da cambiare Completa il suo stile artistico, come si può vedere nel primo album uscito dopo l'incontro, "Capo Nord".

Da questo sodalizio nascerà "Per Elisa", che gli permetterà di vincere il Festival di Sanremo 1981, e si esibirà in duo "Chan-Son Egocentrique" e "I treni di Tozeur", quest'ultimo arrangiato da Giusto Pio , e con la quale esporrà all'Eurovision nel 1984 raggiungendo il quinto posto. In tempi recenti vale la pena ricordare lo spettacolo dal vivo eseguito a Roma nel 2016, da cui è uscito un album, e in cui vengono raccolti i più grandi

successi, a volte rifatti in duo (come "Nevski Prospect").

La sperimentazione è sempre stato un must per il cantautore che non ha mai smesso di interpretare modalità postmoderne fatte anche di new wave. Così come le ispirazioni interartistiche che lo hanno portato nell'arco di tre anni, dalla letteratura cyberpunk di "Orizzonti perduti", in cui gli strumenti classici sono totalmente eliminati, e "Mondi molto lontani", per poi tornare alle origini , con "Physiognomica" che ha visto il ritorno di strumenti, testi e arrangiamenti in siciliano.

Nell'ultima parte, la produzione è diventata brillante ma anche confusa. Il "Maestro" amava viaggiare tra concetti filosofici e contaminazioni etniche, alternando produzioni solistiche, ad esplorazioni di musica rock, ritorni alle avanguardie e alla musica pop.

 Nel 1997, insieme a Manlio Sgalambro, ha eseguito in prima assoluta il pezzo probabilmente più famoso di tutta la sua produzione, “La cura, vincitore di un doppio disco di platino e tradotto e cantato in molte lingue.

Negli anni successivi Battiato continuerà a produrre e ad esibirsi in concerti fino a quando la malattia glielo impedirà.

Cosa dire di lui: un artista meraviglioso che ha sempre caratterizzato il suo stile dalla ricerca di evoluzione e ispirazione da contaminazioni artistiche e musicali senza compromessi, guidato nel suo percorso dall'emozione che gli regala un profondo lavoro su se stesso.

 

1972 – Fetus (Bla Bla)
1972 – Pollution (Bla Bla) -
1973 – Sulle corde di Aries (Bla Bla)
1974 – Clic (Bla Bla)
1975 – M.elle le "Gladiator" (Bla Bla)
1977 – Battiato (Dischi Ricordi)
1978 – Juke Box (Dischi Ricordi)
1978 – L'Egitto prima delle sabbie (Dischi Ricordi)
1979 – L'era del cinghiale bianco (EMI Italiana)
1980 – Patriots (EMI Italiana)
1981 – La voce del padrone (EMI Italiana)
1982 – L'arca di Noè (EMI Italiana)
1983 – Orizzonti perduti (EMI Italiana)
1985 – Mondi lontanissimi (EMI Italiana)
1988 – Fisiognomica (EMI Italiana)
1991 – Come un cammello in una grondaia (EMI Italiana) 
1993 – Caffè de la Paix (EMI Italiana)
1995 – L'ombrello e la macchina da cucire (EMI Italiana)
1996 – L'imboscata (Mercury Records)
1998 – Gommalacca (Mercury Records)
1999 – Fleurs (cover + inediti) (Mercury Records)
2001 – Ferro battuto (Sony Music)
2002 – Fleurs 3 (cover + inedito) (Sony Music)
2004 – Dieci stratagemmi (Sony Music)
2007 – Il vuoto (Universal Music)
2008 – Fleurs 2 (cover + inedito) (Universal Music)
2009 – Inneres Auge (nuove versioni + cover + inediti) (Universal Music)
2012 – Apriti sesamo (Universal Music)
2014 – Joe Patti's experimental group (Universal Music)
2019 – Torneremo ancora (nuove versioni + inedito) (Sony Music)

Album en vivo
1989 – Giubbe rosse (con inediti) (EMI Italiana)
1994 – Unprotected (EMI Italiana)
1995 – Live '75 (con il gruppo Telaio Magnetico) (Musicando/Black Sweat Records)
2003 – Last Summer Dance (Sony Music)
2005 – Un soffio al cuore di natura elettrica (Sony Music)
2007 – Niente è come sembra (Bompiani)
2013 – Del suo veloce volo (con Antony and the Johnsons) (Universal Music)
2016 – Live in Roma (con Alice) (Universal Music)

Opere
1987 – Genesi (Fonit Cetra)
1992 – Gilgamesh (EMI Classics)
1994 – Messa arcaica (EMI Classics)
1994 – Il cavaliere dell'intelletto (inedita)
2011 – Telesio (Sony Classical)
Colonne sonore
1990 – Benvenuto Cellini. Una vita scellerata (EMI Italiana) – sceneggiato di Giacomo Battiato
1992 – Plantage Allee (con Rens Machielse) (EMI) – serie TV olandese di Guido Pieters
2000 – Campi magnetici (Sony Classical) – balletto; regia di Paco Decina
2003 – Perdutoamor (Sony Music) – raccolta di canzoni di Battiato e altri artisti; i brani musicali composti per il film sono inediti

Teatro
1977 – Baby Sitter – di Franco Battiato e Peppo Delconte
1981 – Cinema Astra – di Franco Battiato
1981 – Famiglia Horror – di Antonio Sixty
1982 – Kappa – di Gian Marco Montesano
1983 – Quello Stolfo da Ferrara – di Velia Mantegazza
1985 – Barbablù – di Velia Mantegazza
1985 – Il viaggio di Astolfo – di Velia Mantegazza
1989 – Campo di battaglia: il cuore umano – di Camilla Migliori
1990 – Empedocle – di Melo Freni
1990 – I persiani di Eschilo – di Mario Martone
1991 – Il giorno della civetta – di Giancarlo Sbragia
1995 – Il girifalco dell'harem – di Giorgio Albertazzi
1996 – Cantata per la festa dei bambini morti di mafia – di Geppy Gleijeses
1996 – Ventitré e venti – di Carlo Quartucci
1998 – Gli Schopenhauer – di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
2001 – I Navigli, la nostalgia, il sogno – di Melo Freni
2008 – La Costituzione in dieci colori – di Renzo Sicco e Lino Spadaro
2011 – Diwan – di Franco Battiato
2013 – Malaluna – di Rosy Canale
2015 – Mais ce n'est pas encore la nuit – di Isabella Caserta e Cathy Marchand
2015 – La lupa – di Guglielmo Ferro
Cinema
1993 – In nome di Dio – documentario di Piero De Pasquale
1993 – Il giorno di san Sebastiano – film di Pasquale Scimeca
2005 – Musikanten – film di Franco Battiato
2007 – Niente è come sembra – film di Franco Battiato
2008 – Non chiederci la parola – documentario di Elisabetta Sgarbi
2009 – L'ultima salita – documentario di Elisabetta Sgarbi
2009 – Deserto rosa – documentario di Elisabetta Sgarbi
2012 – Il viaggio della signorina Vila – film di Elisabetta Sgarbi
2012 – Piero Guccione, verso l'infinito – docufilm di Nunzio Massimo Nifosì
2013 – Racconti d'amore – film di Elisabetta Sgarbi
2014 – Per soli uomini – documentario di Elisabetta Sgarbi
2015 – Colpa di comunismo – documentario di Elisabetta Sgarbi
2015 – Il pesce rosso dov'è? – documentario di Elisabetta Sgarbi
2015 – Con te e senza di te – cortometraggio di Lucia Sardo