Istat: sviluppo sostenibile, Rapporto SDGs 2019

da Redazione

L’Istat pubblica sullo sviluppo sostenibile il “Rapporto SDGs 2019. Informazioni statistiche per l’agenda 2030 in Italia”.

L’Agenda 2030, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è costituita da 17 Obiettivi finalizzati all’eliminazione della povertà, alla protezione del pianeta e al raggiungimento di una prosperità diffusa, al fine di realizzare un progresso sostenibile. On line dunque un monitoraggio dell’Agenda 2030 realizzati nel nostro Paese per contribuire alla realizzazione di questo progetto globale. Quest’anno, insieme al nuovo rilascio annuale, è pubblicato il secondo Rapporto SDGs 2019.

Nel Rapporto è tracciata anche un’analisi relativa ai legami tra obiettivi, sotto-obiettivi e indicatori. Inoltre viene presentata anche una valutazione complessiva dei livelli di sviluppo sostenibile nelle Regioni, che consente un’efficace rappresentazione sintetica regionale.

Il Nord è in una situazione più favorevole rispetto al resto del Paese. Tra le aree dove la situazione descritta dagli indicatori SDGs è più avanzata emergono le Province autonome di Trento e Bolzano, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna. Se si considera anche il profilo medio alto, a queste regioni si aggiungono Toscana e Piemonte.

La più alta concentrazione di indicatori nell’area di difficoltà si riscontra in Sicilia, Calabria e Campania. Il Lazio sembra più simile all’Abruzzo che alle altre regioni della ripartizione centrale.

Ulteriori aspetti emergono “dall’analisi dei gruppi effettuata considerando singolarmente i Goal ai livelli territoriali più disaggregati. Da questo punto di vista, si rilevano, ad esempio, elementi di problematicità anche in Liguria, Valle d’Aosta e Piemonte con riferimento al Goal 1 (Povertà), oppure a Bolzano, con Sicilia e Campania, per il Goal 3 (Salute).

Trento, Friuli e Lombardia mostrano situazioni più favorevoli per il Goal 4 (Istruzione), mentre Campania, Puglia, Calabria e Sicilia risultano penalizzate.

Una quota piuttosto bassa di indicatori ad elevata performance contraddistingue le regioni del Mezzogiorno con riferimento ai Goal 9 (Industria, innovazione ed infrastrutture), Goal 8 (Lavoro e crescita), Goal10 (Disuguaglianze), Goal 16 (Pace, giustizia ed istituzioni), Goal 17 e Goal 6 (Acqua). Per il Goal 9 si evidenziano risultati più favorevoli per Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Per il Goal 6 si manifestano problematicità in Calabria e Sicilia.

La polarità Nord-Sud si manifesta in misura inferiore per il Goal 2 (Cibo e agricoltura), il Goal 5 (Parità di genere), il Goal 7 (Energia), il Goal 11 (Città), il Goal12 (Produzione e consumo) e i Goal 13 (Clima), 14 (Mare) e 15 (Terra) esaminati insieme”.

 

 

foto tratte dal sito Istat