L’intelligenza artificiale: il futuro tra uso responsabile e dubbi

di Alessandro Claudio Giordano

L’intelligenza artificiale fa già parte della vita di moltissimi cittadini di tutto il mondo. In questo momento storico infatti sono diverse le tecnologie, gli strumenti e i servizi che ricorrono a una o più branche dell’artificial intelligence che con ogni probabilità sarà compagna della società di domani. Ne ho parlato ampiamente con Mario Taddei, docente di Realtà virtuale e design all’accademia arte Acme di Milano e Leonardo, oltre che docente al Politecnico di Milano, oltre ad essere uno massimi esperti ed il più importante collezionista di manuali di Leonardo di cui ha realizzato, trasformando in realtà le macchine progettate.

 

Per quale motivo nasce l'intelligenza artificiale?

Domanda su tema delicato. Di intelligenza artificiale si parla da tantissimi anni. Alan Touring è stato il primo a studiare questi argomenti. Aveva intuito che la meccanica che poi sarebbe diventata elettronica avrebbe fatto passi così importanti e questo con le sue piccole macchine. La cosa incredibile è che Touring diceva che un computer si sarebbe potuto intelligente quanto installato in una stanza avrebbe risposto alle domande di un essere umano in un’altra. Inconsapevolmente ci siamo già arrivati senza neanche accorgersene perché Siri ed Alexa, che abbiamo in casa già ci rispondono a tono e già oggi una persona diciamo così media risponde allo stesso modo come un computer potrebbe rispondere la GPT.

Era il 1968 quando il film di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio” raccontava di un computer (HAL9000) in grado di comprendere il linguaggio umano e di interagire con l’uomo. Fantascienza, considerato che quel computer era in grado anche di provare sentimenti, ma fino a quando?

Per me questo film è un capolavoro ed andrebbe visto a scuola, perché diversamente da tutti i film di fantascienza, Kubrick ha cercato di fare qualcosa di scientificamente plausibile. Infatti si racconta che il regista avesse scelto per la consulenza degli scienziati della NASA e questo per fare delle astronavi che fossero coerenti con la realtà. Certo ha fatto un passo un pò più lungo della gamba nel momento in cui alla fine del film tutto diventa fantascientifico. La cosa più interessante di quel film è che tutti ricordano l'occhio rosso di HAL9000. Io me lo ricordo benissimo perché l’ho visto tante volte ed anche perché insegno scenografia virtuale nei videogiochi e quindi sono obbligato a farlo vedere agli studenti che non sanno neanche cos'è quel film. In realtà questo fa esattamente quello che oggi fa già il GPD: risponde a tono. Ed attenzione sembra essere senziente, sembra provare sentimenti. In realtà quello che io spesso vedo nelle persone che alcune si comportano facendo finta di essere gentili provando sentimenti in realtà differenti. Il computer invece cerca di imitare il linguaggio umano e quindi complessivo di sentimenti. Il problema principale è che noi esseri umani non riusciamo a sopportare e neanche accettare il fatto che una macchina possa essere definita intelligente e quindi anche senziente. Ci dà talmente fastidio che viene rifiutata a priori la questione dei sentimenti è molto delicata ma con l'intelligenza artificiale.

Oggi l’intelligenza artificiale ha superato un altro step, quello dell’auto apprendimento e della elaborazione di contenuti originali. Come cambierà la nostra quotidianità tutto questo?

Diciamo l’auto apprendimento e l'elaborazione di contenuti originali cambierà la nostra quotidianità. E questo è il punto più delicato di tutti perchè mentre fino a qualche anno fa l'intelligenza artificiale di un computer era definita da una programmazione umana per cui, anche se sembravano dei miracoli quello che faceva Siri o che faceva Alexa non era altro che un programma che si definisce, le cose cambieranno. Alla fin fine tutti i programmi, comprese le intelligenze artificiali, con questi oggetti funzionano in questo modo. La cosa davvero incredibile è che ultimamente sia le intelligenze testuali che grafiche hanno fatto un passo enorme perché hanno cominciato a generare dei contenuti e su questi possono fare un training. E’ famosissima la questione delle immagini perché l'anno scorso quando ho installato l'intelligenza artificiale sul mio computer mi ero reso conto delle potenzialità e soprattutto del pericolo. In America si sono agitati tutti quanti. Hanno fatto una class action contro questi software perché dicono vadano a rubare le immagini che ci sono su Internet le mettano insieme ottenendo una terza immagine che in realtà è il frutto di due immagini coperte da copyright. Il problema serio è che intanto i computers studiano sia le modalità con cui sono costruite le frasi, le parole ed i libri sia le modalità con cui sono realizzate le immagini come relazioni tra oggetti. A quel punto sono incapaci di generare cose nuove. Incredibile è che ultimamente tutti questi software auto apprendano dagli stessi prodotti che fanno. Il problema è nella velocità. Anche noi esseri umani possiamo leggere tanti libri ed imparare come una catena, anche noi auto apprendiamo. La cosa formidabile ma anche veramente pericolosa è che i computers stiano facendo la stessa cosa, ma invece di metterci anni per imparare a leggere dieci, venti o cento libri ci mettono secondi. Così il problema principale in futuro, non sarà l’autoapprendimento, ma la velocità con cui queste macchine riusciranno a svolgere questo compito che per noi è in incomprensibile. Se io ho impostato l'intelligenza artificiale sul mio computer questa mi farà un certo lavoro; crearmi dei testi oppure delle immagini. Ed io potrò fare un training non su un milione ma su tre milioni di immagini su trilioni di testi. Per cui diventa inarrivabile come velocità di assorbimento di informazioni. Ecco questo è il problema principale. e la nostra quotidianità in futuro cambierà totalmente perché avremo a che fare con il frigorifero che ci dirà “attento butta via la scatola perché è scaduta” per esempio. Avremmo l'aspirapolvere che ci dirà “Se vuoi ti faccio io un passaggio della camera che non hai fatto” eccetera. Chiaramente sarà un mondo per certi versi affascinante perché saremo sempre più sollevati dai lavori più umili. Le macchine saranno più intelligenti dell'uomo, ma sarà sempre un essere umano un imprenditore o una grande causa casa industriale che la gestirà e che ci vorrà imporre i suoi prodotti.

Quando l'intelligenza artificiale supererà quella umana?

Come ho scritto nel mio libro ed ho fatto anche un grafico dove si vede c'è una questione molto delicata. Nei libri e nei film di fantascienza si racconta di un momento in cui un'intelligenza artificiale diventa talmente intelligente da superare l'essere umano. C’è stata raccontata in Terminator o Matrix, films catastrofistici in cui ci si immagina che è un computer diventi veramente potente al punto di ribellarsi all’essere umano. Questa è la fantascienza. Il problema è che alcuni studiosi, ed io mi sono confrontato anche la settimana scorsa a San Francisco con Federico Faggin l'inventore del computer italiano. Con lui ha abbiamo parlato di queste cose. Entrambi siamo rimasti molto preoccupati perché per quanto riguarda l'intelligenza artificiale non è un problema di se, ma di quando ci supererà. Questo perché mentre l'essere umano ha un’intelligenza che aumenta un pochino durante la storia. Ad esempio: non possiamo raddoppiare il nostro cervello. E’ vero siamo un pochino più intelligenti dei nostri avi o degli antichi romani, ma un pochino. Il problema invece è che di anno in anno i computer stanno raddoppiando sia potenza di calcolo sia di memoria. Questo vuol dire che la loro crescita non rispetta un andamento lineare ma algometrico. C'è chi dice vent'anni, chi dieci. Io penso che arriveremo ad un momento in cui ci sarà un computer talmente complicato, meglio dire complesso da essere autocosciente: autoprodursi dei testi o migliorare lui stesso le proprie prestazioni mentre lo lasciamo acceso. Quello che dico sempre io alle persone è che in realtà non bisogna preoccuparsi di questo, perchè sicuramente succederà. Bisogna però fare una considerazione molto delicata. Se un computer dovesse diventare più intelligente di un essere umano avrebbe anche la possibilità di non morire. Mentre penso che a noi esseri umani che viviamo tutta la nostra vita pensando alla morte, preparandoci alla morte. Ad un computer con intelligenza artificiale per quanto possa essere mille volte più intelligente di morire o meno non gliene importa niente così come di nascere perché nel momento in cui lo spegniamo non c'è più e nel momento in cui ne riaccendiamo la corrente è esattamente come prima. La concezione del tempo e del morire non c'è per una presenza artificiale e non potrà mai esserci. Quindi, banalmente per quanto sarà intelligente il computer noi potremmo semplicemente spegnerlo.

Che cos’è e come funziona il ChatGPT?

Per descrivere come funziona in modo semplice il GPT noi dobbiamo fare riferimento a delle domande e questi sistemi mi propongono una o delle risposte o delle immagini che sembrano create da un essere umano intelligentissimo. Non riusciamo a capire come un computer possa creare qualcosa che prima non c'era come un'immagine oppure come un testo, dicendo anche cose che la maggior parte delle persone non sanno perché hanno memoria sterminata e possiamo vederne le immagini cose che magari non esistevano perché comunque il computer ha studiato tutto lo sterminato mento incredibile di immagine che ci sono su Internet più di quanto possa fare un essere umano e questi strumenti ci sembrano delle magie. Il GPT funziona in modo molto semplice. Risponde alle domande inserendo una parola dopo l'altra, e la parola più probabile che esista nel mondo del linguaggio. Così quando io faccio una domanda e dico “come stai? Lui ti risponde “io sto bene” perché questa è la sequenza più corretta: di io e poi sto e poi ho la parola bene. Lui non ha cognizione del significato sa soltanto che è molto probabile trovarla in tutti i testi della storia cioè lui è come se fosse un calcolatore che elabora qual è la parola più probabile e giusta da mettere in una frase. Incredibilmente, siccome ha a disposizione miliardi di testi riesce a fare una ricerca immediata nel suo database e quindi ci risponde come se fosse un essere umano a qualsiasi tipo di domanda anche fosse tecnica. E’ in grado di rispondere perché sa come e dove, andare a prendere i dati.

 

In che modo le macchine influenzeranno il nostro comportamento e interazione?

Purtroppo o per fortuna dipende dai punti di vista. Il nostro quotidiano sarà sicuramente sempre più invaso da macchine da sistemi che ci aiuteranno a fare qualsiasi attività e che ci imporranno un modo di vivere diciamo così informatizzato. Già viviamo con un telefonino a cui non possiamo più rinunciare ed in un mondo di tecnologia a cui non possiamo rinunciare. Quindi per quanto noi ci possiamo ribellarci o lamentarci. Purtroppo o per fortuna, l’intelligenza artificiale invaderà tutti i campi del sapere e dello scibile umano. Saremo circondati da questi sistemi che ci porteranno delle cose utili per chi le sa usare, e un sacco di posti di lavoro perché già oggi i sistemi di intelligenza artificiale sono mediamente intelligenti tanto quanto la media dei professioni. In America per esempio, stanno già capendo che l'avvocato digitale è più bravo di un avvocato vero che si può sbagliare. Sino ad oggi noi pensavamo che per essere operato di una grave malattia era importante affidarsi al miglior medico. Basti pensare alla sanità italiana. Ci può capitare un medico bravo come uno non tanto bravo. Va un pò a fortuna a meno che abbiamo tanti soldi da poterci pagare il migliore. Se io dovessi scegliere in un futuro di essere operato da un dottore qualsiasi che può sbagliare, può essere stanco, magari la sera prima ha avuto un problema e magari ha la testa chissà dove perché è un essere umano e invece potessi essere operato da un robot con l'intelligenza artificiale io non avrei assolutamente nessun dubbio nel farmi operare da un'intelligenza artificiale; perché primo è instancabile, secondo é precisa terzo non è un essere umano quindi non ha nessun interesse a farmi del male. Quindi non c'è dubbio che il futuro per esempio della medicina sarà legato all'intelligenza artificiale perché è più sicura. forse i medici si arrabbieranno ma è oggettivamente così. Non c'è nessun medico tanto bravo l’intelligenza artificiale perché sa esattamente quello che abbiamo perché è instancabile e quindi può addirittura fare un'operazione di quelle che durano venticinque ore. Ed è che un chirurgo per quanto sia bravo non possa stare sveglio tante ore e quindi debba fare il cambio, mentre un computer robot può andare avanti all'infinito. Quindi non avrei dubbi e questo ci fa capire quanto cambieranno le cose nel futuro.

 

Come possiamo proteggerci dagli errori? 

Questa è una bella domanda e di questo molte persone sono preoccupate. Un'intelligenza artificiale che ha accesso ad altri testi non è che sbagli semplicemente, ma riporterà gli errori degli esseri umani. Questo vuol dire che tanto quanto ci sono delle persone che credono che la terra sia piatta e scrivono dei trattati o che esistono i fantasmi o chissà quali altre fantasie e lo scrivono nei libri, allo stesso modo il computer potrà darci delle ipotesi su quanto acquisito. C’'è il famoso motto che dice “Chi vince riscrive i libri”. E’ sempre stato così per cui nel momento in cui c'è qualcuno che vince, questi butta via i libri del nemico e ne scrive nuovi per cui tutta la storia tra virgolette piena di errori o bugie  il computer semplicemente li porterà a quello che è stato scritto quindi non farà nient'altro che imitare gli esseri umani. Quindi tanto sbagliamo noi quanto sbaglierà il credito artificiale.

 

L’IA è un’amica affidabile e se non lo è come possiamo proteggerci dalle conseguenze indesiderate?

Bisogna stare molto attenti l'intelligenza artificiale. Non è il nostro sogno di una divinità buona e precisa bisogna anche essere onesti. I programmi ed i computer di intelligenza artificiale saranno sempre in mano a delle multinazionali. Anche a me piace l'idea che ci possa essere una comunità europea che dica “…bene siccome l'intelligenza artificiale è troppo potente mettiamo un algoritmo come diceva Asimov per il quale tutti i robot potranno essere intelligenti quanto vogliono ma non potranno mai fare del male all'essere umano”. Al momento siamo al sicuro. Bisogna però stare attenti perché un dittatore nordcoreano per esempio, con tantissimi soldi si potrebbe comprare una valangata di robot come quelli della Boston Dynamics, gli può mettere sopra un mitra e può far scrivere un programma e dire a questi robot di fare giustizia secondo la sua ipotesi di andare a uccidere delle persone. Il problema è molto serio perché per quanto l'intelligenza artificiale può essere amica tanto quanto può essere nemica tutto dipende da chi la usa e di chi la programma. E dietro a tutti questi software che possiamo trovare online ci sono società private. Questo è pericolosissimo perché loro penseranno soltanto al denaro e se questi strumenti vanno in mano a dei dittatori penseranno soltanto al potere. Per questo la cosa è molto delicata. I nostri politici ed i nostri consulenti non sono assolutamente all'altezza della rivoluzione epocale che sta arrivando e dobbiamo solo sperare che le multinazionali ci c aiutino e non facciano troppi disastri. Posso confermare che io stesso ho dato in pasto alla mia “intelligenza artificiale2 addirittura sia nei testi che le mie opere d'arte degli ultimi trent'anni e la cosa veramente incredibile è che ho creato un clone di me stesso con il mio stile in modo tale che io al computer posso dire di generare con le mie istruzioni delle opere d'arte sul mio stile e questo mi permette a me come artista di creare delle opere prima ci mettevo sei mesi adesso ci metto sei minuti per dirne una.  Ho deciso di stare nella parte buona. La cosa più incredibile che sto facendo e sto generando una memoria digitale con la memoria grafica di tutti i lavori di Leonardo Vinci e quindi è come se avessi nei computer un Leonardo da Vinci a mio servizio che è una cosa fantascientifica ma ci sto riuscendo infatti sto creando delle opere d'arte sullo stile di Leonardo da Vinci che sembrano assolutamente reali e una parte del mio lavoro. Questa è una grande novità molto importante.