di ACG
Durante il diciannovesimo secolo, che ha segnato l'emergere della scienza moderna, i pregiudizi culturali spiegavano perché un numero molto ristretto di donne avesse avuto accesso alla conoscenza e alla pratica di un'attività scientifica.
L'inizio del XX secolo rappresentò poi un punto di rottura, segnato in particolare dall'emblematico esempio di Marie Curie.
Nel ventesimo secolo, le donne hanno gradualmente accesso a tutte le aree della scienza.Nonostante questo innegabile progresso, possiamo però considerare come ancora attualmente la proporzione di donne dedite alla ricerca rimane una minoranza, specialmente per quanto riguarda le posizioni di responsabilità.
Esiste quindi una lotta prioritaria da intraprendere congiuntamente da donne e uomini per fare della parità tra donne e uomini una realtà nel campo della ricerca e dell'istruzione superiore. Di questo si parlerà il prossimo 3 ottobre alle 16.00in un interessante appuntamento al CUM di Nizza con ospite e relatore il Prof. Pierre Joliot del Collège de France.