Second Life: la musica ed i djs

di Alessandro Claudio Giordano

La musica e Second Life vivono da sempre in una stretta collaborazione. Non c’è attività o evento che non abbia come baricentro la musica intesa in tutte le sue estensioni. Tra gli owners, i managers dei clubs, ed i djs che da sempre un rapporto molto stretto perché è su quell’asse si decide spesso la programmazione di intere sims.

E queste condizionano le tendenze musicali anche in SL. Aggiungerei che Second Life non scopre nulla di nuovo solo propone in forma differente e probabilmente meno legata alla quotidianità (qui la quotidianità è virtuale ed è vissuta con tempistiche differenti). E come abitudine i club specializzati propongono jazz piuttosto che blues.

La maggior parte delle disco musica EDM (Electronic Dance Music) con delle contaminazioni latine o asiatiche puntando sull’origine stessa della sims. Così in luoghi a prevalenza sudamericana  prevarranno regettons, salsas o cumbia. Nelle sims europee più vicine al Nord Europa l’elettronica e le sue derivazioni. Per il resto gli stessi Djs hanno creato la session free style, dove alternano  un pour pourri brani di classifica adattati alla maggioranza degli utenti che li seguono.

Se un tempo il dj che si muoveva in SL arrivava alla sessione dopo un periodo più o meno lungo di attività anche fuori dal metaverso, Oggi chiunque abbia una buona base informatica può costruire serate con l’ausilio delle app che i pc mettono a disposizione.  Quindi in questo momento abbiamo un surplus di djs in SL e questo non garantisce comunque la qualità dell’offerta. Perché molte sessioni appaiono strutturate in forma routinaria più o meno simili l’una con l’altra. Vero che spesso grazie al virtual dj si possono aggiungere dei flangers (è un effetto del suono que viene prodotto su frequenze alte e medie di un'onda sonora) o dei loop (è una sezione in cui un suono o un campionamento viene riprodotto ripetutamente), ma ormai si è sacrificata l’originalità della sessione. La qualità dei Djs in Sl rimane alta anche sempre più spesso troviamo molta approssimazione nell’evento. In buona sostanza quello che non si richiede è mettere nell’ Automix venticinque brani random, ma riportarli ad un file rouge in continuità con la tematica della serata. E se non c’è l’evento allora si dovrebbe utilizzare il criterio della logica del fare le cose semplici lasciando i mesh up o le incursioni melodiche ai Djs di lungo corso. La mia non è una critica, credo piuttosto abbia scattato una fotografia piuttosto veritiera di cosa è oggi la musica in SL. Tanto di buono, molto da correggere e migliorare come sempre….in un mondo in cui sovente l’effimero ci supera.