Che è successo all’acqua sulla superficie di Marte? E se c’è, dove trovarla?

di Piero Giuseppe Goletto

La ricerca di acqua su Marte è un tema caldo forse già dalle missioni Viking, risalenti agli anni ’70, ma congetture furono fatte già nel XVIII Secolo quando William Herschel, scoprendo che il pianeta ha un periodo di rotazione di circa 24 ore, dedusse che questo potesse presentare similitudini con la Terra. Già dai tempi di Giò Domenico Cassini si riteneva, del resto, che ai poli di Marte fosse presente acqua.

Chi indusse il pubblico a ritenere che sulla superficie di Marte fossero effettivamente presenti canali fuPercival Lovell, che immaginò una rete di canali idonei a trasportare acqua sulla superficie del pianeta. Ipotesi falsa.

 

 

La ricerca che sta portando gli scienziati a ritenere che nel passato acqua liquida fosse presente sul pianeta.Già le prime foto della sonda Mariner 9 e dei Viking fornirono indicazioni ma non restituirono prove concrete. Le immagini della sonda Mariner 9 misero in luce la presenza di valli della lunghezza di migliaia di chilometri; ricerche pubblicate nel 2010 mapparono 40 mila valli fluviali – numero comunque notevolissimo

- e una varietà di bacini lacustri, alcuni dei quali sono delle dimensioni del Mar Caspio o del Lago Baikal; forse anche nella Valles Marineris, tra gli altri posti, esistevano laghi.

 

Nel 2010 venne scattata la storica foto del polo nord marziano, dove è presente una riserva di ghiaccio d’acqua pari a oltre 800.000 km cubici, pari a poco meno di un terzo del ghiaccio presente in Groenlandia.

La NASA, il 9 Dicembre 2013, comunicò che tracce di un antico lago erano state trovate nel Cratere Gale equesto ambiente aveva caratteristiche adatte per ospitare vita in forma microbica. Il 27 Settembre 2012 la

NASA comunicò di aver trovato il letto di un fiume nel Gale Crater.

 

Il 22 Novembre 2016, la stessa NASA comunicò di avere individuato la presenza di un giacimento sotterraneo di ghiaccio Si stima che più di 5 milioni di chilometri cubici di ghiaccio siano presenti sul pianeta; è una quantità sufficiente a coprire il pianeta con uno strato di 35 cm. Ulteriori tracce di acqua sono presenti come brine e vapore acqueo. E’ noto il fatto che Spirit e Oppportunity trovarono ematite, chesi forma solo in presenza di acqua. La sonda europea Mars Express individuò nella pianura presente nell’emisfero settentrionale di Marte, la Vastitas Borealis, un deposito di ghiaccio d’acqua.

 

Il terreno marziano potrebbe avere assorbito una parte dell’acqua. Gli scienziati ipotizzano che per un breve periodo l’attività vulcanica del pianeta (non scordiamoci che su Marte è presente Olympus Mons, che era un vulcano ed oggi è spento) abbia prodotto l’eruzione di nuovi strati di lava, che spingendo gli strati inferiori verso il basso hanno catturato acqua che è rimasta intrappolata nel mantello marziano. E’ di ieri, 27 Dicembre 2017, la pubblicazione di uno studio da parte di ricercatori dell’Università di Oxford che propongono che le reazioni chimiche tra l’acqua e le rocce basaltiche presenti sul suolo abbiano provocato l’assorbimento dell’acqua stessa.

A questo si aggiunga che la pressione atmosferica è pari a 600 pascal (meno dell’1% della pressione

atmosferica presente sulla Terra a livello del mare) e la temperatura alla superficie è di -63° C (di controsulla Terra è mediamente a +15° C). Tuttavia si è riscontrata la presenza di burroni di cui non è certa l’origine.

 

Perché Marte è così diverso dalla Terra? Rispetto alla Terra, il Pianeta Rosso soffriva di due problemi

fondamentali: da un lato, la minore gravità, e dall’altro la presenza di un’atmosfera più sottile. Questo fecesì che l’acqua in parte evaporò; secondo ipotesi più recenti, una porzione del preziosissimo liquido potrebbe essere stata assorbita dal terreno. Altra acqua potrebbe essere presente sotto la superficie; potrebbero essere infatti presenti giacimenti di acqua, ma la dimostrazione della sua presenza è uno dei temi delle imminenti missioni (Mars 2020)..