Films classici: undicesima parte

di Anna & Maria Sciacca

..continua la carrellata dei films classici, continua il viaggio attraverso le vecchie pellicole che hanno impressionato, caratterizzando un'epoca...

L'EREDITIERA  -  THE HEIRESS

New York, siamo nel XIX secolo,  Il ricco dottor Austin Sloper vive in una splendida casa in Washington Square ed è vedovo di una moglie che gli ha dato una bambina Catherine,  grassoccia, goffa, modesta ed affezionata al padre che la ricambia con ben poca stima

Ad interessarsi  della ragazza è la vivace zia Lavinia Penniman, che tira su una giovane estremamente timorosa ed insicura nonostante i suoi tentativi d'inserirla in società, quando Catherine raggiunge l'età da marito ha praticamente un solo pregio, ovvero il grande patrimonio del padre a cui si aggiunge la  rendita annua della madre di $10 000. Al garden party per il fidanzamento della cugina Marian Almond, Catherine incontra l'affascinante e squattrinato giovane Morris Townsend, che è attratto dalla ragazza che resta un po’ sorpresa.  Il dottor Sloper  ostacola  la relazione amorosa che col tempo si instaura fra i due giovani poiché teme che Townsend sia interessato a Catherine solo per i suoi soldi, ma la zia Lavinia ama questo genere di rapporto romantico e li aiuta  ad incontrarsi.

Quando Catherine e Morris decidono di sposarsi, il dottor Sloper  minaccia di diseredare la figlia  la questione denaro  non interessa Catherine, ma andare contro all'amato padre invece sì, e quindi è in conflitto con sé stessa.  Il padre la porta  con sé in Europa per un grande tour, sperando che col tempo dimentichi il giovane, ma quando si accorge che il viaggio non sta sortendo lo scopo la rimprovera con tale palese disprezzo che la ragazza, profondamente ferita, finalmente realizza quello che deve fare: abbandonare il padre e la casa paterna per andare con Townsend. Tornata a New York, Catherine è più decisa che mai a sposarsi, ma quando spiega a Morris la decisione  del padre e che quindi dovranno vivere senza i suoi soldi, egli molla la ragazza rivelandole infine che il suo piano era proprio sposarla per la dote.

Passa qualche anno e Catherine è ancora zitella nonostante le offerte di matrimonio di uomini molto più anziani di lei. Un giorno il padre si ammala e lei lo cura con affetto nonostante egli non abbia mai smentito il suo disprezzo per lei, poiché è sicuro che la ragazza abbia  ancora dei sentimenti per Townsend e le chiede di giurare di non sposarlo mai, ma lei non può assicurarglielo con certezza. Rimasta sola,  alla lettura del  testamento si apprende che il padre ha lasciato tutto il suo ingente patrimonio di $300 000 in beneficenza  lasciando  alla figlia solo la casa, costringendola così a vivere unicamente con la rendita materna, Catherine accoglie favorevolmente persino quest'ultimo schiaffo morale del padre e continua a vivere senza sposarsi.  Passa del tempo e torna a bussare alla sua porta Morris, la zia Lavinia lo accoglie con gioia, ma Catherine è ancora ferita dal suo comportamento falso e, benché non abbia  rancore, non vuole più  riallacciare il loro rapporto, non lo riceve e resta sola a pensare ai giorni felici passati con lui. Interpreti: Olivia de Havilland, Montgomery Clift, Ralph Richardson, Miriam Hopkins.

Psycho

Phoenix  anni cinquanta,  Marion Crane, bella e giovane segretaria di un'agenzia immobiliare, è innamorata di Sam Loomis, imprenditore e proprietario di un negozio di ferramenta, con il quale ha intrapreso da tempo una relazione segreta, fatta di fugaci incontri in albergo durante la pausa pranzo. Stanca della sua ordinaria e squallida vita Marion, con la scusa di andare a depositarli in banca, del denaro che il suo datore di lavoro le ha affidato,  ruba 40.000 dollari, proprietà di un ricco cliente che aveva intenzione di acquistare, con quei soldi, una casa alla figlia diciottenne come regalo di nozze.

Dopo un lungo viaggio in automobile, durante il quale viene pedinata da un poliziotto insospettito dal suo comportamento, Marion cambia la sua auto per non lasciare tracce e, sorpresa da un'improvvisa e battente pioggia, per sbaglio esce dall'autostrada e scorge l'insegna di un motel, il cupo e sinistro Bates Motel, sormontato da un'enorme casa situata su di una collina. . Mentre osserva una delle finestre della casa con la luce accesa, Marion scorge l'ombra di una donna che si muove in una stanza, Marion suona il clacson e viene raggiunta dal giovane proprietario e gestore del motel, lo strano Norman Bates, il quale le dice di avere il motel libero da tempo in quanto in passato c'era stato un cambio di percorso sull'autostrada.  Il ragazzo si mostra subito gentile e, dopo aver dato a Marion la stanza,  la invita a cena a casa sua.

Norman rientra in casa per preparare la cena ma ha un acceso diverbio con l'anziana madre, discussione che Marion ascolta dall'esterno senza però assistervi di persona. La madre, con la quale Norman vive, è una donna invalida che si dimostra gretta, bigotta e che si rifiuta di accettare Marion in casa. Norman, amareggiato, scende nel motel con le pietanze e propone alla sua ospite di consumare la cena nel salotto dell'ufficio,  il giovane, chiaccherando  con la donna,  si rivela emotivamente fragile e molto legato alla madre che, pur invalida  e possessiva, tuttavia non appare mai. Marion, confrontando la propria vita con quella di Norman, si rende conto che, per quanto piatta e senza soddisfazioni, la sua individualità di donna frustrata non è poi così intollerabile come le sembrava,  decide allora di ritornare a Phoenix per restituire i soldi rubati.  Si congeda quindi da Norman e mentre  sta facendo la doccia, all’ improvviso una figura femminile sopraggiunge nel bagno, assale  Marion e  la uccide brutalmente a coltellate.  Poco dopo sopraggiunge Norman che decide di pulire la scena del delitto per nascondere le tracce di sangue. Pulita la stanza carica il cadavere e la valigia che contiene i soldi di cui lui ignora il contenuto, nella macchina di Marion che poi fa sprofondare nel laghetto di una vicina palude.

Una settimana dopo Lila Crane, la determinata  sorella di Marion, si reca da Sam Loomis per sapere dove si trovi la sorella, Sam non ha notizie della ragazza, ma in quel momento giunge Milton Arbogast, detective assunto dal capo di Marion per ritrovare i soldi rubati. Arbogast si accorda con Lila e con Sam e cerca in tutti i motel della zona una traccia della ragazza scomparsa.

Giunto al Bates Motel, Arbogast interroga Norman e, dalle sue incertezze, capisce che sa qualcosa. Entrato nella casa di Bates, mentre sale le scale per interrogare la madre di Norman, viene assalito e ucciso.  Sam e Lila  si recano allora dallo sceriffo della città vicina, dove era diretta Marion prima di scomparire, per chiedere a loro volta informazioni utili su dove possa trovarsi Marion. La moglie dello sceriffo suggerisce di chiamare Norman al suo motel per chiedere se l'investigatore è andato da lui per interrogarlo, circostanza che Norman conferma, dichiarando poi di aver visto Arbogast andar via. Dopo la telefonata, sorpreso dal fatto che Arbogast aveva affermato che Norman viveva con sua madre, lo sceriffo rivela a Sam e Lila che ciò non è possibile perché la donna si è suicidata dieci anni prima, ingerendo del veleno dopo aver ucciso il suo compagno.

Non convinta della veridicità delle parole di Norman, Lila ritiene che Arbogast avesse scoperto indizi importanti,  i due giungono così al Bates Motel, fingendosi una coppia di sposini. Mentre Sam distrae Norman, Lila perquisisce l'abitazione,  Norman capisce il trucco e stordisce Sam, per poi correre verso la casa, Lila lo vede e si nasconde in cantina, e trova il cadavere mummificato di una donna, la vera signora Bates. All'improvviso la figura femminile che ha commesso gli omicidi rivela la sua identità: si tratta di Norman, vestito con gli abiti della madre, Sam si riprende  e ferma Norman

Poco dopo l'arresto di Norman, lo psicologo Fred Richmond, a seguito di un lungo colloquio con il giovane, svela il mistero a Lila, Sam e agli inquirenti: dieci anni prima Norman aveva ucciso la madre e il compagno in quanto, rimasto senza il padre,  egli aveva sviluppato un forte, patologico complesso di Edipo nei confronti della donna. Questa, fidanzandosi con un altro uomo aveva secondo Norman,  tradito il figlio, e così Norman aveva avvelenato lei e il suo compagno. In seguito, il rimorso per il suo gesto aveva scisso in due la personalità del giovane, cercando di riportare in vita sua madre  vestendosi come lei e riuscendo perfino ad imitarne perfettamente la voce. La gelosia che Norman provava per la madre non era però sufficiente a renderla del tutto viva, perciò egli inscenò anche il contrario, cioè rese "sua madre" gelosa di lui, attuando quel meccanismo psicopatologico di rimozione del vissuto che è noto in psicanalisi come "identificazione proiettiva". Di conseguenza, ogni volta che Norman aveva a che fare con donne che non erano sua madre, quest'ultima per proteggerlo, eliminava letteralmente la fonte delle tentazioni attraverso l'omicidio.

Oltre a quello di Marion, la "madre" di Norman confessa infatti anche gli omicidi di altre due giovani donne scomparse in precedenza, rimasti insoluti. Con la cattura, la personalità di Norman è però stata totalmente soggiogata da quella di sua madre, tant'è che quando il poliziotto di guardia gli porge una coperta, Norman risponde con la voce di sua madre e nega anche a se stesso di avere compiuto i delitti.

Il personaggio di Norman Bates è ispirato alla figura di Ed Gein che, nel periodo tra il 1947 e il 1957, uccise due persone nella zona di La Crosse e Plainfield  Wisconsin Phoenix Arizona. Interpreti:  Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam.

 

 

PRANZO DI NOZZE -  THE CATERED AFFAIR

La figlia di un tassista newyorkese è fidanzata con un giovanotto piccolo borghese, i due decidono di sposarsi con una cerimonia molto semplice ma la madre di lei, timorosa che i vicini possano giudicarla avara o povera, impone un matrimonio sfarzoso che crea molte  difficoltà a tutta la famiglia. Finalmente il tassista troverà le parole giuste per far comprendere alla moglie l'assurdità delle sue pretese, non  solo i due giovani potranno sposarsi, ma anche la coppia più anziana instaurerà un rapporto diverso. Interpreti: Bette Davis, Ernest Bornigne, Debbie Reynolds, Barry Fitzgerald.

 

IO SONO UN EVASO  - I AM A FUGITIVE FROM A CHAIN GANG

Reduce dal fronte francese, dopo la prima guerra mondiale, James Allen fatica a riadattarsi al lavoro di contabile in una manifattura di scarpe vorrebbe  mettere a frutto le conoscenze ingegneristiche acquisite nel Genio militare. Nell'infruttuosa ricerca di un'opportunità, percorre in lungo e in largo gli Stati Uniti, vivendo  di espedienti e lavoretti. In una città del Sud, si avvicina un uomo,  pistola alla mano, lo costringe a prendere parte ad una rapina in una tavola calda, prelevando il denaro dalla cassa, arrestato viene  condannato a dieci anni di lavori forzati in una colonia penale. Le inumane condizioni di vita e lavoro, le crudeltà del personale di sorveglianza, lo spingono a progettare un piano di evasione che, con l'aiuto di due compagni, il vecchio "Bomber" ed un forzuto uomo di colore, che gli allenta le catene a colpi di mazza, riesce a condurre a buon termine.

Fuggito a Chicago, trova lavoro, sotto falso nome, in un'impresa di costruzioni, in cui, con severa applicazione, lavorando di giorno e studiando di notte, raggiunge ben presto una buona posizione ma Marie, presso la quale è a pigione e con la quale intrattiene una relazione di amicizia, apprende della sua condizione di evaso dalla lettura di una lettera del fratello Robert e, con la minaccia di denunciarlo, lo costringe al matrimonio. La convivenza con la moglie, dissoluta e spendacciona, si rivela difficile e quando James, che nel frattempo ha conosciuto un’altra donna  Helen,  chiede il divorzio, Marie mette in atto la sua minaccia.

L'arresto di James diviene un caso pubblico. Anche alla luce di alcune interviste, in cui egli ha descritto le bestiali condizioni dei campi di prigionia in Georgia, la stampa si schiera contro l'estradizione di un membro autorevole della comunità, che si è completamente riabilitato. Anche le autorità dell' Illinois, sembrano poco propense a concedere l'estradizione. Tuttavia, per sanare le sue pendenze, James acconsente ad un accordo sulla parola, in base al quale, dopo una detenzione pro-forma in un qualche ufficio dello stato della Georgia, gli sarà concessa la libertà definitiva. Ma le autorità di quello stato vogliono vendicarsi  per la pessima reputazione ottenuta con le rivelazioni di Allen. I tre mesi  di dura detenzione diventano  un anno poi il termine viene protratto a data da definirsi, nonostante il comportamento esemplare del detenuto.

Impossessatosi di un camion, egli riesce nuovamente a fuggire, con  lui si viene a trovare il vecchio "Bomber" che però gli prende un colpo.  Un anno dopo mentre la stampa si interroga dove si trova James Allen,  nella notte lui si incontra con  Helen, si parlano un po',  poi prima di salutarsi,  donna gli chiede: " Dimmi almeno come vivi ",  " Rubo " è la desolante  risposta di James, prima di sparire nel buio. Interpreti: Paul Muni, Glenda Farrell, Helen Vinson.