Le Cabanon de Le Corbusier

di Alessandro Claudio Giordano

"L'arte del decoratore consiste nel fare delle case altrui quello che non si sognerebbe mai fare nella propria"

Sono trascorsi tanti anni da quella piovosa mattinata primaverile che mi avvicinò alla filosofia architettonica di Le Corbusier. Farei mendace confessione se raccontassi di averne letto prima le opere ed apprezzato i progetti. Questo perchè il nostro incontro é stato di fatto del tutto casuale. Spinto da una persona di cultura ed arte che, complice la mia curiosità, mi aiutò a capire, mi consegnò un corredo di idee che mi aiutarono a proseguire ed approfondire.

Così la notizia che diciassette delle sue opere sono state riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell'Umanità rappresenta un tributo alla persona ed alla storia dell'architettura moderna che Charles-Edouard Jeanneret-Gris, noto a tutti con lo pseudonimo di Le Corbusier, ha caratterizzato e contaminato l'architettura.  Le opere sono situate in sette diversi Paesi del mondo, di cui dieci soltanto in Francia: a partire dalla Maison La Roche-Jeanneret, oggi sede della fondazione Le Corbusier, a Parigi, e poi l’Immeuble Molitor dove visse e lavorò negli ultimi anni della sua vita; ed ancora il sobborgo della Cité Frugès a Pessac, a Bordeaux, dove sono  Marsiglia vi sono invece gli appartamenti della Cité radiose; gli altri edifici sono disseminati per la Francia, come la Casa della cultura di Firminy e il Cabanon di Cap Martin in Costa Azzurra; la cappella Notre-Dame-du-Haut a Ronchamp; il convento di Santa Mariade la Tourette, vicino Lione.

A pochi passi, Cap Martin, abbiano Le Cabanon che rappresenta la sintesi di architettura, amore e fedeltà. Si racconta che il progetto sia stato tracciato in una mezz'ora su alcuni fogli proprio ad un tavolino de l'Etoile de Mer. Era un regalo per la moglie Yvonne. L’Etoile de Mer, era un locale che apparteneva ai coniugi Rebutato, grandi amici di Le Corbusier, dove consumavano ogni loro pasto cosicché non c’era bisogno di attrezzare una cucina all’interno del Cabanon. I coniugi Rebutato sono morti da tempo e L’Etoile de Mer, non è più un ristorante ma gli eredi hanno donato il Cabanon e l’adiacente Etoile de Mer.

 Prefabbricato ad Ajaccio e montato in loco nel '52, ha un rivestimento incongruo da chalet d' alta quota, in doghe di scorza di pino, e l' interno in legno, con soffitto a pannelli bianco, rosso, verde, giallo e blu. L' arredamento è spartano e studiato con precisione millimetrica, applicando le regole del Modulor, cioè della scala proporzionale ottenuta da Le Corbusier combinando sezione aurea, misure standard del corpo umano e sistemi decimale ed anglosassone. Un micro-spazio di pochi metri quadrati, essenziale come la cabina di una nave o un wagon-lit, le Cabanon, appunto.

Questo è un sito che merita di essere visitato, sia per l'aspetto architettonico che per per l'imperdibile passeggiata che si snoda attorno a Cap Martin.  in realtà questo camminamento è anche conosciuto come "Il sentiero dei doganieri" Durante la Rivoluzione, l'amministrazione delle dogane prese la decisione di far tracciare un sentiero lungo il litorale che divenne operativo tra Saintes Maries de la Mer e Mentone nel 1791. In questo sentiero, realizzato tra le rocce erose dalle onde e le belle proprietà di Cap Martin, si possono ammirare splendidi paesaggi marini e una vegetazione molto particolare.

 

 

Sentier Le Corbusier 
06190 Roquebrune-Cap-Martin 
Site : www.capmoderne.com

Accesso Stazione di Roquebrune-Cap-Martin