L’estate di Vittorio Emanuele III – Convegno a Vicoforte con il Principe Aimone di Savoia

da Redazione

L'estate del 1943, ottanta anni fa, torna al centro dell'attenzione in un convegno di studi con la presenza del Principe Aimone di Savoia.  In poche settimane l'Italia voltò pagina. Il 25 luglio Vittorio Emanuele III sostituì al governo Benito Mussolini con il Maresciallo Pietro Badoglio, smantellò il regime fascista e puntò a uscire dalla guerra.

   Con la “resa senza condizioni” (3 settembre) e il trasferimento da Roma a Brindisi (il 9) il re salvò la continuità dello Stato, che però perse la piena sovranità. In gran parte occupata dai tedeschi e per l'altra sottoposta agli anglo-americani, l'Italia rimase divisa tra Repubblica sociale, vassalla della Germania, e il Regno, unico potere legittimo per le Nazioni Unite, avviate alla vittoria.

   Cobelligerante dal 13 ottobre il governo del Regno riorganizzò le Forze armate, l'amministrazione pubblica e la lotta di liberazione, ma non ebbe la collaborazione dei partiti, in massima parte contrari al re e alla monarchia. Sottoposta a pesanti bombardamenti, invasa, divisa in fazioni e bersaglio di rivalse estere antiche e nuove l'Italia faticò a imboccare la via della riscossa.

   Dal luglio 1943 al maggio 1945 il Paese visse i tempi più tragici dall'unità. La svolta fu decisa personalmente da Vittorio Emanuele III. Documenti alla mano il 7 ottobre nella Casa Regina Montis Regalis di Vicoforte ne parlano storici di diverso orientamento, uniti nella ricerca d'archivio: Giuseppe Catenacci, presidente on. dell'Associazione ex Allievi della Nunziatella, il col. Carlo Cadorna, i generali Tullio Del Sette e Antonio Zerrillo, Aldo Ricci, già sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, i docenti Raffaella Canovi,  GianPaolo Ferraioli, Rossana Mondoni, Massimo Nardini, Tito Lucrezio Rizzo, Gianpaolo Romanato, Giorgio Sangiorgi. Presiedono Alessandro Mella e Gianni S. Cuttica, con il coordinamento di Aldo A. Mola. Il convegno è promosso dalla Associazione di studi storici Giovanni Giolitti e dall'Associazione di studi sul Saluzzese con la adesione di enti e istituti.

    La scelta di Vicoforte non è casuale. Nel suo Santuario dal 2017 riposano le spoglie di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, traslate per iniziativa della principessa Maria Gabriella di Savoia, propiziata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.