COMIX – Che c’entrano i fumetti con Guerre Stellari?

di Piero Giuseppe Goletto

C’entrano, c’entrano parecchio. Nel 2014 Lucasfilm ha pubblicato gli storyboard originali dei primi tre film di Guerre Stellari: “Una nuova speranza” (1977), L'Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983). Da un punto di vista “tecnico” questi storyboard sono di fatto fumetti.

Gli storyboard sono importanti in un film di fantascienza per tre motivi: danno alla troupe la precisa idea di come deve “venire” la scena una volta girata; forniscono allo scenografo gli elementi per costruire le scenografie; consentono la previsualizzazione, ossia uno degli strumenti con cui il regista e gli autori progettano gli effetti visivi.

Uno degli effetti visivi è proprio la matte painting, cioè la realizzazione di sfondi trasparenti. Esempi notevoli di riprese utilizzanti questa tecnica si possono trovare in  Guerre stellari nella scena di Obi-Wan nella stazione del raggio traente e nel tunnel della Morte Nera. Oggi tutto ciò si realizza in computer grafica, ma nel 1977 tutto ciò si otteneva dipingendo lastre di vetro e i bozzetti si ricavano proprio dagli Storyboard.

 Ma i fumetti sono anche una delle fonti da cui ha attinto George Lucas. Lucas, infatti, partì per creare Guerre Stellari dai fumetti di Alex Raymond di cui era protagonista Flash Gordon, “mixandolo” con John Carter di E. R. Burroughs.

Non solo: Mondadori tradusse e distribuì la trasposizione a fumetti di “Guerre Stellari” riprendendo i nomi dall’adattamento cinematografico.

Marvel Comics pubblicò 107 fumetti di “Guerre Stellari”, che fanno parte del cosiddetto “universo espanso”.  Il concetto di “universo espanso” è particolare e tipico della cosiddetta franchise: si associa a un marchio trainante, nel nostro caso “Guerre Stellari”, un’articolata produzione di opere.

Nel caso di Guerre Stellari il canone comprende tutti i film, tre serie animate, diverse serie a fumetti, vari romanzi.

Nel mondo lucasiano però esiste un concetto noto come Holocron che classifica tutto ciò che è stato prodotto nell’universo di Guerre stellari, inclusi i fumetti:

 

  • “G” (ad esempio: i film) e “T” (ad esempio: la serie televisiva “Clone Wars”) fanno parte del canone originale di George Lucas.
  • “C” è il canone ufficiale dell’universo espanso (in questa categoria rientrano per esempio i videogiochi e i giochi di ruolo ambientati nel mondo di Guerre Stellari). All’atto pratico quasi tutti i fumetti di Guerre Stellari fanno almeno parte dell’universo espanso.
  • Rimane N con cui si “targa” ciò che sta al di fuori del canone e dell’universo espanso.

Alla base di tutto questo c’è una filosofia che si riassume in una dichiarazione di George Lucas stesso: la storia narrata nei suoi film “era solo una delle migliaia che si sarebbero potute raccontare sui personaggi che popolano quella galassia. Ma queste erano storie che non ero destinato a narrare. Sarebbero nate invece dalla fantasia di altri scrittori, ispirati dalla visione della galassia che Guerre stellari offriva.”  ((George Lucas, nell'introduzione dell'edizione inglese del 1994 de La gemma di Kaiburr)).

E’ interessante notare che la sceneggiatura originale di Guerre Stellari è stata pubblicata in 8 uscite a fumetti  a partire dal 2013, adattandola al nuovo medium. Credeteci, è molto meglio il film del 1977.